La Portulaca, chiamata comunemente erba porcellana, è una pianta perenne, originaria del mediterraneo, apprezzata ed usata fin dal tempo degli antichi egizi.

Esposizione: ama le posizioni  in pieno sole e riparate dalle correnti d’aria.

Terreno: cresce ben nel comune terreno da giardino.

Annaffiature: le annaffiature devono essere effettuate con una certa regolarità. Durante la primavera e l’estate, si annaffia in modo da inumidire completamente il terriccio e si lascia asciugare la superficie prima di effettuare la successiva irrigazione. Durante il periodi autunno – inverno, si annaffia di tanto in tanto, giusto per evitare che il terriccio si asciughi completamente.

La coltivazione in vaso della Portulaca è semplice e può portare a macchie di colore molto vive in zone limitrofe a finestre e balconi.La portulaca si presta in maniera particolare a finestre con persiane in quanto, essendo strisciante non occlude l'apertura delle persiane nell'utilizzo di portavasi da davanzali. I vasi possono essere posizionati anche in altre areee: a terra, sulle ringhiere o su piani rialzati. L’importante è l’esposizione, per il resto nessun problema.

a Portulaca fu a lungo coltivata durante il Medioevo come erba aromatica o alimento-base. Il gusto leggermente acidulo dei germogli la rendeva ideale ad insaporire piatti come insalate, minestre, frittate o ripieni, mentre la sua facile (e gratuita) reperibilità ne faceva un alimento disponibile per le fasce meno abbienti della popolazione.

In seguito all’industrializzazione, la portulaca fu relegata ad un ruolo marginale nell’alimentazione umana. Nonostante il sopraggiunto oblio, la sopravvivenza di quest’erba nella memoria collettiva fu assicurata da una radicata tradizione culinaria. I piatti più rustici e contadini delle piccole realtà regionali non smisero di contemplare l’erba porcellana come ingrediente fondamentale nella preparazione di gustose insalate e zuppe casarecce.